L’Italia si impegna in una nuova sfida ecologica con l'obiettivo di abbattere le emissioni di CO2 in ambito industriale.
Con il programma "Transizione 5.0", per la prima volta, l'innovazione tecnologica dovrà essere accompagnata da una concreta riduzione dei consumi energetici.
Le aziende che potranno dimostrare una riduzione dei consumi del 3% sull'intero stabilimento, o del 5% sui processi produttivi specifici, potranno beneficiare di un credito d'imposta variabile in base all'entità dell'investimento e al grado di riduzione dei consumi, promuovendo l'adozione di tecnologie altamente efficienti.
Il metodo di calcolo dei risparmi energetici sarà definito dettagliatamente nei prossimi decreti attuativi. Tuttavia, è previsto che il calcolo si basi sui consumi pre-investimento, tenendo conto di variabili come i volumi produttivi e le condizioni ambientali.
La Transizione 5.0 prevede inoltre un incentivo per l'implementazione di impianti a fonti rinnovabili, particolarmente fotovoltaici, che possono beneficiare di incentivi aggiuntivi se prodotti nell'UE e ad alta efficienza. Questo non solo riduce ulteriormente l'impatto ambientale, ma supporta anche la produzione locale sostenibile.
Un'occasione per le industrie per posizionarsi in maniera avanguardistica nell'ambito della sostenibilità, rafforzando la loro immagine e competitività sul mercato globale.